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Dry needling superficiale e stretching attivo per il trattamento del dolore miofasciale: studio controllato e randomizzato

È stato condotto uno studio in singolo cieco, randomizzato e controllato per verificare se la tecnica del dry needling superficiale ( SDN ) in associazione allo stretching attivo fosse più efficace del solo stretching o nessun trattamento, per la disattivazione dei punti trigger ( TRP ) e ridurre il dolore miofasciale.
Quaranta pazienti con dolore muscoloscheletrico, diagnosticati ed indirizzati per la fisioterapia, rispettavano i criteri di inclusione / esclusione per TrPs attivi. I soggetti sono stati randomizzati in tre gruppi : gruppo 1 ( n = 14 ) ha ricevuto la tecnica dry needling superficiale (SDN) ed esercizi di stretching attivo ( G1 ); gruppo 2 ( n= 13 ) ha ricevuto esercizi di stretching da solo ( G2 ); e gruppo 3 ( n = 13 ) erano controlli con nessun trattamento ( G3 ) . Durante il periodo di trattamento della durata di tre settimane per il G1 e ed il G2, il numero di trattamenti è stato correlato alla gravità e alle condizioni del soggetto. La valutazione clinica è stata effettuata prima del trattamento (M1), alla fine del trattamento (M2), e nelle tre settimane di follow-up ( M3 ) . Per le misure di outcome sono state impiegate la forma breve del McGill Pain Questionnaire ( SFMPQ ) e la misurazione della soglia del dolore di pressione ( PPT ) del TrP primario utilizzando un algometro Fischer. Il 91% delle valutazioni erano in cieco per raggruppamento.
Al tempo M2 non vi erano differenze significative tra i gruppi , ma a M3 , G1 ha dimostrato un miglioramento significativo rispetto a G3 rilevato al SFMPQ (p = 0,043) e un significativo miglioramento rispetto al tempo G2 per la misura PPT ( p = 0,011 ) . Non ci sono state differenze tra G2 e G3. I punteggi medi PPT e SFMPQ si sono correlati in modo significativo solo per il gruppo G1, anche se sono state dimostrate significative differenze tra i gruppi. Il numero di pazienti che hanno necessitato di ulteriore terapia dopo il trattamento sono stati rispettivamente 6 per il gruppo G1, 12 per G2 e 9 per G3. Conclusione, la tecnica SDN seguita da stretching attivo si è dimostrata più efficace per la disattivazione dei TrPs (riducendo la loro sensibilità alla pressione), inoltre era più efficace rispetto a nessun trattamento nel ridurre il dolore soggettivo. Lo Stretching senza previa disattivazione può aumentare la sensibilità TrPs.

Edwards J., Knowles N.,  Superficial Dry Needling and Active Stretching in the Treatment of Myofascial Pain –A Randomised Controlled Trial.
ACUPUNCTURE IN MEDICINE 2003;21(3):80-86.

A cura di: Giuseppe Gagliardi

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