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IL CORPO HA UNA STORIA UN PROGRAMMA DI INTERVENTO EDUCATIVO PER LE PERSONE CON DOLORE CRONICO MUSCOLO SCHELETRICO GENERALIZZATO

Una posizione teorico-epistemologica detta Fenomenologica, opposta al paradigma dualistico Cartesiano (secondo il quale,anche per il personale sanitario, il corpo è un oggetto materiale, separato dalla psiche), permette di rileggere ogni quadro clinico prestando attenzione all’interezza ed unitarietà degli aspetti psicorporei che costituiscono ogni essere umano. Ciò ha permesso di ideare un programma educativo, mediante l’utilizzo di metodi razionali e dialogici, per utenti con dolore cronico muscolo-scheletrico generalizzato.
E’ stato, quindi, condott o uno studio controllato e randomizzato suddiviso in 12 sessioni che ha previsto l’utilizzo di numerose tecniche ed esercizi basati su una relazione attiva tra il discente (il curante) e l’utente.
"Consapevolezza" e "significato personale" sono stati i concetti chiave in tutto il programma, e sono state privilegiate tecniche, quali: la scrittura libera, l’uso di metafore, l’immaginazione guidata, il disegno, il movimento, la musica, e la condivisione con i partecipanti del gruppo.
E’ emerso che predisporre programmi educativi che prendano in cura sia gli aspetti corporei che psichici degli utenti, ha apportato significativ i m iglioramenti rispetto al gruppo di controllo , sia per quanto riguarda la percezione e la sopportazione del dolore , sia rispetto al prendersi cura di sé ma, anche, circa la soddisfazione per la propria vita , con conseguente riduzione del deteriorament o fisico dovuto alle cure farmacologiche stesse.
Nel dettaglio, gli utenti con dolore cronico hanno partecipato ad un gruppo in cui erano in v itat i ad identificare ed a percepire il loro corpo come parte integrante di Sé, vivendolo non più come un’entità malata e persecutoria. In questo modo hanno potuto prendere coscienza delle esperie nze e delle sensazioni bas ilari, inc apsulate nei loro muscoli.
Gli utenti hanno potuto, quindi, creare numerosi nuovi significati di interiorizzazione delle esperienze vitali che loro stessi, mediante i propri corpi, avevano sperimentato.
Infine, nel gruppo è stato, anche, condiviso un atteggiamento valoriale che ha privilegiato la partecipazione e l’attività di tutti i membri.

Commento:

In questo studio viene presentato un programma di intervento educativo di gruppo per facilitare l’esplorazione delle sensazioni e della propriocezione, in relazione ad eventi di vita ed alle esperienze dolorose provocate dal dolore muscoloscheletrico cronico.
Emerge che, più i soggetti prendono consapevolezza delle proprie sensazioni ed attribuzioni simboliche rispetto al dolore, maggiore è lo stato di benessere percepito e migliore diviene la qualità di vita.
L’auto consapevolezza e l’auto scoperta di una possibile relazione tra il corpo, la mente, le emozioni e le relazioni personali, in una suggestiva atmosfera di cura, permette al personale sanitario di raggiungere un’ottima compliance terapeutica.
L’approccio educativo è ispirato dalla “Teoria del Costrutto Personale” di George Kelly che richiama l’attenzione sulla capacità degli esseri umani di ridefinire e ricostruire il significato di ogni situazione o sintomo.
Molte analogie si possono trovare tra l’intervento descritto e le terapie cognitive contemporanee ma, solo a livello metodologico, poiché l’epistemologia alla base dei due approcci è diametralmente opposta.
Per l’approccio fenomenologico, il corpo è un soggetto” parlante” ed ingloba emozioni come colpa, tristezza e rabbia proprio nei muscoli doloranti .

Eldri Steen, Liv Haugli, The body has a history: an educational intervention programme for people with generalised chronic musculoskeletal pain. Patient Education and Counseling 41 (2000) 181–195

A cura di: Valentina Cincotto
 

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