………………Volevo dirti che sono stata a Londra ed ho notato un
pullulare di negozi ed annessi ambulatori di agp cinese; sono
entrata per chiedere quale fosse l'iter, mi hanno risposto che
"basta accomodarsi" per far la seduta e pagare per avere un
trattamento agopunturale oppure una mistura di varie erbe o
altri trattamenti cinesi.
Sai per caso chi controlla questa gente dal punto di vista sanita-
rio?
Ti chiarisco subito che questo non accade solo nel quartiere
cinese, ma ovunque ed anche mia cugina che vive lì da venti
anni mi ha detto che, quando lei ha dolore, va in questi negozi
che glielo curano.
Mi incuriosisce la normativa così diversa dalla nostra.
Ne sai qualcosa?
Ciao. Nicoletta
Cara Nicoletta,
sono contento di informare i nostri colleghi di questa relatà po-
co edificante; come italiani ci battiamo sempre il petto dicendo
che da noi fa tutto schifo, ma spesso non sappiamo quanto
schifo fa anche da altri che ci trattano con la puzza sotto il
naso.
Questo che tu hai incontrato è il frutto di una politica che
permette tutto a tutti, la tanto di moda "deregulation".
E questi chi li controlla? Chi protegge i diritti del paziente:
1) ad avere una diagnosi;
2)essere sicuro che non sta perdendo tempo prezioso ri-
tardando terapie importanti per malattie gravi.
3) ad avere un trattamento consono al suo problema:se
necessario con agopuntura, oppure con i farmaci oppure
con ambedue, se gli aghi sono insufficienti;
4) avere un trattamento sicuro, che non sia fonte di con-
tagio con l'epatite B o C.
Forse è meglio se non ci lamentiamo tanto, e per fortuna
che l'agopuntura funziona anche senza diagnosi e senza
pulizia.
Ciao Francesco