COMMENTO AL DECALOGO A.I.R.A.S. PER IL PAZIENTE CHE SI RIVOLGE ALLE MEDICINE NON CONVENZIONALI
Caro Ceccherelli,
sono un agopuntore e come tale ho stampato il decalogo del paziente.
Tuttavia ritengo estremamente difensiva la tua memoria nei confronti della nostra medicina.
Non dobbiamo più ( e pensavo che fosse ormai acquisito ) usare il termine di Medicina Alternativa perchè la Medicina è una sola e l’agopuntura p.e. è un ulteriore strumento per il <medico di portare sollievo al paziente sofferente ( e non solo come ben sai nelle forme solo funzionali ma anche organiche: quante ernie discali espulse abbiamo trattato, con il consenso del pz, con l’agopuntura? quante cisti ovariche si sono ridotte o ipertrofia della prostata ridotte di dimensioni ?
Quelle tue definizioni di Medicina alternativa e terapie complementari sono ormai sorpassate: dobbiamo solo parlare di Medicina integrata ( ti ricordo che il meccanismo d’azione dell’agopuntura è noto dal 1975 – endorfine ed enchefaline) e secondo te cosa è l’endorfina, che studi recenti hanno dimostrato di penetrare nella cellula ed interferire con il ciclo di produzione di energia, se non la dimostrazione dell’attivazione dell’energia di difesa che noi otteniamo con la stimolazione dell’ago ? Saluti
Massimo Casciani
Caro Casciani,
sono in accordo con te, ti dirò di più: il termine “unconventional medicine” (medicina non convenzionale) è stato coniato da un gruppo di esperti facenti parte di un gruppo di ricerca europeo chiamato COST B4, fra cui c’ero anch’io, nel 1994.
Il problema è che, mentre è vero che dell’agopuntura si sa tutto il meccanismo d’azione e molto di clinica, molti agopuntori usano ancora la teoria tradizionale cinese, non come insieme mnemotecni-co per la scelta dei punti difronte al paziente, ma perchè in buona fede credono che ci sia l’energia inn e yang, il fuoco di fegato il flegma etc.etc.
La medicina è alternativa perchè ci sono medici alternativi; e il termine alternativo si usa quando alcuni di loro (in realtà sempre meno) pensano che l’agopuntura possa fungere da alternativa alla medicina occidentale; non complementarietà ma alternativa.
Sul concetto di medicina integrata ci sarebbe poi da scrivere molto, ma ora non ne ho il tempo.
Ciao Francesco
Caro francesco,
il linguaggio degli agopuntori si è modificato di necessità negli ultimi 30 anni , ma resta comunque l’adesione ai principi basilari della tradizione .
Quando parliamo di energia yin ed nergia yang non facciamo altro che registrare le diverse polarità ( ma riunite nell’unità ) che esistono in natura: la materia e l’energia, gli ioni e i cationi, il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, la nascita e la morte.
L’uomo si barcamena per tutta la sua vita tra queste polarità e potra essere catalogato come prevalentemente yang ( simpaticotonia , movimento )o/e yin ( parasimpaticotonia, inibizione stasi ).
Non credo che propugnare un approccio cosi dinamico all’individuo sia da abiurare o da condanna-re, proprio in un momento in cui la ricerca medica latita e propone in molte etiopatogenesi delle malattie la necessità di modificare il proprio stile di vita per cercare di prevenire le matattie.
Cito anche la PNEI ( psiconeuroendocrinoimmunologia ) come nuova scienza che va a suppostare in pieno l’approccio olistico dell’agopuntura.