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Fase Fisiopatologica

Limitazioni d’impiego di una tecnica complementare in una fase di un processo fisiopatologico

La discussione di questo punto sarebbe di per se sola sufficiente ad occupare un serever; in sostanza si tratta di capire come una turba funzionale si trasforma in malattia e come si inserisce in tale evoluzione una tecnica complementare.
Un esempio semplificato potrebbe essere il seguente: Un paziente sano inizia a consumare una quantità esagerata di alcoolici quotidiana, es 3 l./die di vino.
Subito si evidenziano alcuni disturbi:

  • Inizia una sindrome depressiva potenziata dall’alcool e dalla sua astinenza.
  • Iniza una dispepsia ed un aumento di volume del fegato.
  • Inizia una fase di aumento della tolleranza all’alcool in cui si evidenzia sempre più pronunciata una steatosi epatica.
  • Dopo un periodo variabile da paziente a paziente e dipendente da molti fattori, inizia un processo cirrogeno in cui la tolleranza all’alcool diminuisec.
  • La cirrosi epatica diviene conclamata ed iniziano delle alterazioni di molti tessuti sino a che si arriva all’exitus per insufficenza epatica o per malattia intercorrente.

Se desideriamo intervenire con l’agopuntura in questo paziente possiamo intervenire sicuramente nella prima fase della vicenda clinica quando appare possibile:

  • Sedare il paziente farlo sentire meno depresso ed aiutarlo a disuassefarsi dall’alcool;
  • Dimunuire la dispepsia e la gastropatia che disincentiva il paziente a nutrirsi.
  • Diminuire lo stato infiammatorio epatico e favorire il deflusso biliare.

Tutto ciò risulta possibile ed utile solamente quando non si sono verificati danni irreversibili al fegato ed agli organi connessi. Quando ciò accade sottoporre il paziente ad agopuntura è del tutto inutile, a parte il risvolto positivo del rapporto medico-paziente.

Quando un processo patologico arriva al danno anatomo-patologico, ovvero si svincola dal controllo del sistema nervoso diventando irreversibile, la stimolazione con ago è del tutto inutile.

Tale limitazione “di fase” di una tecnica complementare è molto diffusa, soprattutto nel settore della cosiddetta medicina psicosomatica.

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