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STIMOLAZIONE CONTROLATERALE IN UN CASO DI NEVRALGIA DEL NERVO ULNARE POST INFEZIONE RESPIRATORIA

Marri M., Gasparini A., Salzano M.; Chiavarini N., Gragnoli S.
Modulo di alta specializzazione in Terapia del Dolore (responsabile dott Marri M.).
U.O. di Terapia Intensiva e Rianimazione. Dipartimento di Chirurgia Pediatrica – Sede di Palidoro.
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù I.R.C.C.S. Passoscuro – Fiumicino, Roma.
 

Quadro Clinico. Signora di 56 anni che riferisce un dolore permanente, d’intensità costante, con espressione numerica nella giornata tra 8 e 10/10, a livello del lato ulnare della mano destra.
E’ avvertito come una forte scossa, una puntura di aghi, un forte getto di acqua ghiacciata sulla mano, con sensazione continua di “mano addormentata” e “dita gonfie”. È presente un deficit di forza delle estremità distali delle dita della mano destra.
 
Il quadro doloroso è comparso sette mesi prima: poco dopo una broncopolmonite. In associazione ad un senso di pesantezza con parestesie dell’arto superiore destro ed anestesia della mano, al punto di subire facilmente alcune ustioni accidentali.
Negativi i test per il Citomegalovirus e l’Herpes Zoster. Positivi a lungo gli indici generici d’infiammazione.
A due settimane dall’episodio infettivo un’elettromiografia (EMG) dell’arto superiore destro deponeva per una “plessite brachiale destra con maggiore interessamento prevalentemente assonale della corda laterale e mediale”. RMN del cavo ascellare e TAC del torace risultarono negative. Anche l’ecocardiogramma non mostrava rilievi patologici.
Nessuna riduzione del dolore con i FANS e/o gli anti-Cox2. Qualche modesto, ma insoddisfacente risultato (anche per comparsa di effetti secondari indesiderati) durante 4 mesi di terapia con Pregabalin.

Anamnesi Patologica Remota. Tre parti a termine, eutocici. A 46 anni (10 anni prima), intervento chirurgico di plastica della Cuffia dei Rotatori della spalla destra in anestesia loco – regionale. Fumatrice dall’adolescenza, diagnosi di BCO da circa 5 anni. Da alcuni anni diagnosi di Osteoporosi di grado elevato: un anno prima, frattura costale spontanea. Terapia in corso con Bifosfonati e Calcio Carbonato. Circa 18 mesi prima alcuni episodi di vertigini da otoliti labirintici. Circa due mesi prima intervento chirurgico alla mano destra per correzione di 3° dito a scatto in anestesia locale.
Esame Obbiettivo. Disestesia al tatto superficiale nel territorio cutaneo appartenente ai dermatomeri da C5 a C8 ed allodinia franca al tatto nel territorio del N. Ulnare della mano destra. Cicatrice chirurgica della spalla destra “anestesica” al tatto, piccola cicatrice chirurgica nel palmo della mano destra, al centro del 3° raggio, disestesica. Segni di moderata “distrofia” della cute dell’avambraccio e della mano destra rispetto all’arto controlaterale.
Terapia. Per quattro sedute settimanali si pratica la sola Agopuntura Somatica Controlaterale. Nelle prime due sedute: 7 SI sx e 21 GB sx elettrostimolati in coppia a 2 Hz per 20 min. Nelle due sedute seguenti: si aggiungeva 5 LR e 9 SP bilaterali ed elettrostimolati in coppia.

L’intensità dolorosa espressa con scala numerica da 1 a 10 (NRS) subito prima dei primi due trattamenti era equivalente a 9 ed al termine scendeva ad 8. Ma sia durante la stimolazione che per alcuni giorni dopo la seduta avvertiva un importante “alleggerimento” dell’arto superiore destro ed un aumento di forza nelle dita. Alla quarta seduta NRS pre = 6 post = 5.

Dalla quinta all’ottava seduta all’Agopuntura si aggiungeva la Neuralterapia delle due cicatrici chirurgiche della spalla e del palmo della mano con Lidocaina allo 0,8%.
 
Gradatamente l’intensità del dolore quotidiano, espressa con il NRS, scende intorno al valore di 3/10.
Alla nona seduta la signora conferma la stabilità del sensibile miglioramento. Introduciamo in terapia Amitriptilina a basse dosi (2 mg per os ).
Si praticano altri quattro trattamenti di Agopuntura secondo lo schema sopra riportato. Si associa mesoterapia per il trattamento di una STC della mano sx.
Il Ciclo si conclude con un totale di 12 sedute.
 
Dopo 2 settimane dall’ultimo incontro terapeutico: non più dolore  e sensibile aumento della forza delle dita. Ha ripreso a svolgere attività che non praticava più da 7 mesi: girare la chiave nella serratura, ricamare, guidare l’automobile…..sorridere! 

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