TRATTAMENTO CON AGOPUNTURA OMBELICALE NEGLI ESITI DI RICOSTRUZIONE MAMMARIA CON LEMBO DIEP-
La regione ombelicale è formata da due parti principali: la cicatrice ombelicale considerata come un tappo formato da tessuto fibroso e l’anello ombelicale considerato come un organo attivo formato da tessuto normale(1).
L’agopuntura ombelicale prevede che l’ago debba essere applicato nell’anello ombelicale che corrisponde alla parete del cercine ombelicale e non su tutto l’ombelico, rispettando
– le 8 sedi del Loshu Bagua con i numeri da 1 a 9 tranne il 5 in corrispondenza delle otto sedi del Loshu Shusu
– le 12 sedi dell’orologio biologico
– le sedi dell’homunculus ombelicale
Vengono applicati da 1 a 4 aghi molto sottili(solitamente di dimensione 0,20x 40 mm) posizionati con tecnica indolore.
E’ un trattamento “dolce” in quanto non è necessario evocare l’ago-sensazione “ De qì” percepita come scossa elettrica, dolenzia, ,formicolio,pesantezza che frequentemente non è gradita ai pazienti (2).
La durata della seduta varia da 25 a 30 a 55 minuti a seconda dei casi clinici.
Ha un rapido effetto terapeutico che solitamente inizia già dalla prima seduta e può essere usata in molte patologie, anche di difficile cura in Medicina Occidentale, e nei pazienti anziani .
Può ,inoltre,essere usata associata a 1 -2 aghi inseriti nei punti di agopuntura classica.
E’una tecnica semplice, indolore,sicura ,priva di effetti collaterali e dai buoni risultati terapeutici.
La presente relazione intende evidenziare l’efficacia dell’agopuntura ombelicale anche nei pazienti sottoposti a pratiche chirurgiche a livello ombelicale.
Materiali e metodi
Viene trattata una paziente con una trasposizione dell’ombelico per allestimento di un lembo microchirurgico DIEP per ricostruzione mammaria.
Data di ammissione:11/2013
La paziente è affetta da esiti di mastectomia sinistra per K mammella (07/2008) con successiva radioterapia ,chemioterapia e ormonoterapia
Ha effettuato ricostruzione della mammella sinistra con lembo microchirurgico DIEP prelevato dalla cute addominale (01/2010) e del capezzolo(04/2011).
Le tecniche chirurgiche oggi all’avanguardia si avvalgono degli “autotrapianti” di tessuto per restituire a una donna un seno il più possibile simile a quello che ha perso a causa di un tumore. Tra queste tecniche rientra la ricostruzione con il lembo “DIEP”, in cui si ricorre all’uso di una ellisse di cute e grasso addominale al di sotto dell’ombelico.
Il termine corrisponde all’acronimo di “Deep Inferior Epigastric Perforator”, cioè la descrizione in lingua inglese dei vasi sanguigni, uno a sinistra ed uno a destra, che dalla profondità della parte inferiore dell’addome, il bacino, “perforano” la parete muscolare per irrorare il tessuto adiposo addominale e la cute sovrastante.
Questi vasi perforanti di circa 1mm (che si allargano in profondità fino a 4 mm) sono fondamentali affinché il lembo di tessuto trasferito dall’ addome al torace possa essere ricollegato al sistema vascolare dell’ascella ed il nuovo seno possa essere perfuso dal sangue come una parte naturale del corpo.
In definitiva per molte donne la ricostruzione del seno con il lembo DIEP può addirittura concludersi con un aspetto del seno migliorato, più giovanile, più sodo e sollevato.(3)
La paziente ha assunto Tamoxifene 1 cp/die dopo l’intervento per cinque anni,recentemente sostituito con Femara 1cp/die;dopo l’assunzione di Femara vi è stato un aumento delle vampate di calore.
Vuole effettuare terapia con agopuntura per la comparsa da circa un anno di dolore lombare irradiato all’arto inferiore destro; ha effettuato RM del rachide lombosacrale(12/2012) e.visita neurochirurgia (03/2013) con riscontro di discopatia degenerativa con protrusione discale mediana L5-S1 senza problemi chirurgici L’intensità del dolore misurata con la VAS era 63/100.
Esame obiettivo: dolore pressorio al passaggio lombosacrale soprattutto a destra, Lasègue negativo,riflessi osteo-tendinei normali e simmetrici;flessione del rachide ridotta di 2/3,
ombelico di diametro 1 cm con margini regolari, profondo circa 1 cm(la paziente riferisce che le è stato spostato più in alto rispetto la sede naturale); la cute addominale circostante presenta ipoestesia tattile e dolorifica e cicatrice chirurgica addominale trasversale sotto ombelicale e sovra pubica dal fianco destro al fianco sinistro .
La diagnosi è: lombosciatalgia destra ,vampate di calore in paziente in trattamento con antiestrogeni (Femara) ,ipoestesia addominale in esiti di allestimento di lembo microchirurgico
DIEP.
Viene trattata con l’agopuntura ombelicale con lo schema Loshu 1-9 associato a due punti di agopuntura classica SP9 sinistro e GB38 sinistro.
Vengono usati aghi 0,20 x 30 mm lasciati in loco per 25 minuti.
Vengono effettuate sette sedute: a giorni alterni le prime cinque,a distanza di una settimana le restanti due.
Risultati
Il risultato finale è stato la scomparsa completa del dolore lombare irradiato all’arto inferiore destro; inoltre vi è stato un buon recupero della sensibilità tattile e dolorifica della cute addominale periombelicale e la scomparsa delle vampate di calore.
Discussione
Nel caso esposto è stata operata una completa sezione ombelicale con reimpianto dell’ombelico in un’altra sede.
La spiegazione dell’efficacia dell’agopuntura ombelicale può essere ricercata nell’anatomia normale dell’ombelico e del tessuto periombelicale ricco di rami nervosi sottili,di fibre collagene e soprattutto di elementi staminali totipotenti presenti nel derma sottoepiteliale:tali cellule possono essere considerate vere e proprie cellule staminali indifferenziate del derma(4).
Quindi,l’ ombelico è un organo attivo nella componente anello ombelicale , che può attecchire,se spostato, appunto per la presenza dei suddetti elementi istologici ;nel nostro caso vi era una ipoestesia tattile e dolorifica periombelicale che si è ridotta con l’uso degli aghi ombelicali secondo lo schema Loshu 1-9 che coinvolge solo due agopunti ma in realtà interessa sei meridiani.
Infatti Loshu 1 è la sede del rene , della vescica e del Ren Mai che è collegato con il Du Mai instaurando il Piccolo Circolo Energetico del Qi Gong, mentre Loshu 9 è sede del cuore,dell’intestino tenue e anch’esso del Ren Mai(5)
Quindi Loshu 1-9 è una potente combinazione energetica in grado di riequilibrare l’intero organismo e di curare tante patologie come testimoniato dal caso in esame in cui ha trattato e risolto la sciatalgia e le vampate di calore con buona riduzione del disturbo della sensibilità addominale.
Conclusione
In conclusione possiamo affermare che l’agopuntura ombelicale,anche integrata con agopunti classici, è una valida tecnica terapeutica, efficace anche se l’ombelico è stato sottoposto a procedure chirurgiche dal momento che l’ombelico è un “organo attivo” dotato di cellule staminali totipotenti e rami nervosi che probabilmente riescono a compensare lo stress chirurgico e a far tornare la struttura ombelicale alla funzione primordiale.
Bibliografia
1) Lam Sing Hee “Un profilo storico dell’agopuntura ombelicale” su “ Pratica clinica dell’agopuntura dell’anello ombelicale” Rivista AIRAM 2013 pagg 22-23
2) ) Lam Sing Hee Pratica clinica dell’agopuntura dell’anello ombelicale- Metodo Lam
Adda Editore Parte II Teoria medica pagg 19-30
3) Santarelli Fabio “Ricostruzione del seno-lembo DIEP” Internet
4) Rossi Roberta “Caratterizzazione immunoistochimica e ultra-strutturale dell’anello ombelicale” su “Pratica clinica dell’agopuntura dell’anello ombelicale” pagg 10-11
5) Lam Sing Hee “Loshu Shushu 1-9 e il piccolo circolo del cosmo nella pratica clinica dell’anello ombelico-agopuntura” su Pratica clinica dell’agopuntura dell’anello ombelicale -Metodo Lam” Adda Editore –pagg 89-96
A cura di: Gilberto Daniotti