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CASO CLINICO DI DOLORE TRATTATO CON IPNOSI NON VERBALE

Uomo di 55 anni, ex fumatore, ricoverato in ospedale per febbre alta e dolori muscolari persistenti da oltre 20 giorni. Ha sofferto di psoriasi nel 1990.
Attualmente non sussiste alcuna diagnosi, orientati verso malattie di origine reumatologica, trattato con antidolorifici (codeina, orudis) e antifebbrili,antibiotico in via preventiva per escludere un episodio sepsi o un infezione virale in corso; escluse malattie neurologiche
Sottoposto a raggi ed esclusa spondilite anchilosante.
Il soggetto ha risposto in maniera ottimale ad un trattamento di Ipnosi Non Verbale1
Nello specifico, il paziente è stato messo a sedere nel letto, con le gambe sdraiate, scostando il busto dal lettino; in questa posizione gli è stato richiesto di mantenere lafissità dello sguardo mentre veniva sottoposto ad “aggancio ipnotico” mediante spostamento della mano della terapeuta ed a suoni e vocalizzi; il soggetto è entrato repentinamente in uno stato di trance (circa un minuto e mezzo)  lasciandosi ricadere nel lettoe gli sono state impartitesuggestioni finalizzate al decremento della temperatura corporea, analgesiche e di miorilassamento/benessere.
Nello specifico il soggetto è stato suggestionato a immaginare le gambe ed il busto immersi nella neve, insistendo sulla proprio-percezionedi freddo intenso. Durante questa suggestione il soggetto ha iniziato a sudare abbondantemente, sino a bagnare la maglietta. Il sudore è sceso copioso dalla fronte ed il volto è impallidito notevolmente, mentre le labbra si dischiudevano.
Successivamente è stato sottoposto ad una suggestione di analgesia.Al soggetto è stato detto che sarebbe stato iniettato un potente anestetico locale identificato come “la puntura che si riceve dal dentista”, che avrebbe anestetizzato tutta la parte trattata. Quindi, la terapeuta ha posizionato un dito in sequenza sulla gamba destra, sulla sinistra, sulla spalla destra e sulla spalla sinistra, simulando la puntura; durante ogni pressione effettuata con il dito veniva impartita una suggestione di analgesia degli arti, più e più volte, sino a rendere tutto il corpo insensibile al dolore. Le “punture” effettuate sono state due per ogni parte nominata precedentemente.
Effettuata l’analgesia, il soggetto è stato sottoposto ad un rilassamento profondo ed a suggestioni di benessere, tranquillità, calma. Nello specifico è stato suggestionato a sentire che il corpo stava spontaneamente guarendo e che, al suo rientro nello stato ordinario di coscienza, si sarebbe sentito meglio, in forze, in via di guarigione e senza alcun dolore.
La suggestione post ipnotica di benessere è stata rinforzata da un comando post ipnotico: ogni volta che il dolore fosse ricomparso, con due schiocchi di dita, il potente anestetico avrebbe ricominciato il suo effetto e si sarebbe rimesso in circolo. Similarmente con uno schiocco di dita soltanto svaniva l’effetto dell’anestetico, ed il dolore si sarebbe fatto risentire.
Tutta la suggestione ipnotica è durata all’incirca 25 minuti.
Il soggetto, ripreso lo stato ordinario di coscienza ha dovuto cambiarsi gli indumenti poiché madidi di sudore, coincidente ad un repentino calo della temperatura corporea; il colorito si è via via ravvivato e ha percepito un sollievo immediato e quasi totale dal dolore per circa due ore; nella notte ha riposato molto bene sino alle 4.00 di mattina. Gli effetti dell’ipnosi si sono protratti anche nei giorni a seguire. Il soggetto stesso ha dichiarato che “sentiva che il corpo stava guarendo spontaneamente” e che “era maggiormente in forze”. Il dolore nei successivi giorni è continuato in forma sempre più attenuata rispetto al pre-trattamento ipnotico, tanto da permettere al soggetto di alzarsi dal letto e stare in piedi per circa 30 minuti.
Il soggetto stesso ha riferito di aver vissuto con molta spiacevolezza l’immersione nella neve, per il grande freddo percepito, e di non aver gradito le punture poiché sentiva vividamente l’ingresso del “dito-ago” nella parte.

Commento: non esistono prove certe a sostenere la correlazione tra lo stato di benessere percepito dal paziente dopo il trattamento ipnotico, la riduzione del dolore avvenuta sempre più progressivamente nei giorni e la sensazione di netto miglioramento che si è verificata tanto da permettere la deambulazione. Di certo il paziente era molto motivato e responsivo all’ipnosi. Nelle sue autodichiarazioni lui stesso sostiene che dopo aver ricevuto il trattamento di Ipnosi Non Verbale ha chiaramente percepito che il suo organismo iniziava a riprendere forza e vigore, che aumentava lo stato di benessere e il dolore diminuiva, con conseguente aumento del tono dell’umore. Già dal giorno successivo al trattamento, infatti, l’eloquio era più fluente, il tono di voce più squillante,ed il soggetto si dimostrava più socievole ed in grado si sostenere conversazioni.
Di certo, in questo caso clinico, a mio parere, sussisteva anche una forte componente psicosomatica correlata ad un evento traumatico-stressante (lutto paterno) su cui l’ipnosi ha agito, soprattutto, suggestionando il paziente ad uno stato di profondo benessere, rilassamento, calma.

A cura di:Valentina Cincotto

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