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La neuralterapia è efficace nell’epicondilite

Valutazione dei risultati della neuralterapia nell’epicondilite laterale: uno studio randomizzato e controllato

Introduzione

L’epicondilite laterale rappresenta il più frequente disturbo doloroso del gomito. Le terapie tradizionali sono rappresentate da riposo, esercizi di rinforzo muscolare, FANS, iniezioni di steroidi, piastrine, o tossina botulinica, terapie fisiche, onde d’urto e procedure chirurgiche.
In questo studio, randomizzato, controllato e prospettico, è stata valutata una terapia con anestetici locali, la neuralterapia secondo Huneke.

Materiali e metodi

42 pazienti con epicondilite laterale sono stati divisi in due gruppi in modo randomizzato: NT e controllo. Il Gruppo “controllo” è stato trattato con riposo, farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), esercizi di stretching e un tutore per il polso.
Il gruppo NT è stato trattato con 6 ponfi sulla zona dolente del gomito e da C4 a T8 sopra i processi spinosi e 0,5-2 cm omolateralmente al gomito dolente, per un totale di 26 iniezioni. Per ogni iniezione è stato usato circa 0,5 cc di anestetico (lidocaina 0,5 %), per un totale di circa 40 cc. Sono state effettuate 2 sedute alla settimana per 4 settimane, quindi 8 sedute totali.
Sono stati confrontati, nei due gruppi, età, sesso, body mass index e durata del dolore.
I risultati sono stati valutati mediante VAS, soglia del dolore con algometro e il Duruöz hand index (DHI), prima e dopo la terapia nei due gruppi.

Risultati

Tutti i pazienti hanno terminato lo studio. Età, sesso, body mass index e durata del dolore sono risultati simili nei due gruppi.
Gli indici esaminati (VAS, DHI e soglia del dolore) sono migliorati in ambedue i gruppi. Nel gruppo NT, la VAS è stata 8,4 prima e 0,6 dopo (p<0,001), il DHI 63,4 prima e 10,8 (p<0,001), la soglia del dolore 2,45 prima e 7,35 dopo (p<0,001).
Nel gruppo “controllo” la VAS è stata 7,3 prima e 3,9 dopo (p<0,001), il DHI 60,5 prima e 34,1 dopo (p<0,001), la soglia del dolore 2,9 prima e 4,6 dopo (p=0,007).
I miglioramenti percentuali di VAS (92.77±5.84 % & 45.74±8.11 %) (p<0.001), DHI
(354.33±260.69 % & 113.17±123.46 %) (p<0.001) and pressure pain threshold (83.24±7.93 % & 43.65±10.30) (p<0.001) sono stati migliori nel gruppo NT rispetto al gruppo “controllo”, mentre non c’è stata alcuna correlazione dei risultati con età, sesso, body mass index e durata del dolore.
Nessun effetto collaterale o complicanza sono stati osservati.

Conclusioni

Secondo questo studio, che risulta secondo gli Autori essere il primo sull’argomento, la neuralterapia è un trattamento sicuro ed efficace nell’epicondilite laterale.

Commento del curatore

Questo studio, pur non essendo come affermato dagli Autori il primo sull’argomento, è sicuramente il primo recensito su Medline e il primo ad essere controllato e randomizzato con un gruppo di controllo. Il primo studio sull’argomento ad essere stato pubblicato, sia pure in forma di abstract negli Atti di un Congresso, e quindi di difficile accessibilità, è stato quello dello scrivente, che esaminava i risultati, a breve e a lungo termine, della neuralterapia in 107 casi di patologie dolorose del gomito (61 epicondiliti, 34 epitrocleiti, 12 di patologie di altra natura), con buoni risultati. In particolare, c’è stato un miglioramento soggettivo, al termine della terapia, del 68,8 %, e del 31 % dopo 4 anni, con una “persistenza media del risultato” di quasi 3 anni (34,5 mesi ± 39) (Barbagli P, Bollettin R. Trattamento dell’epicondilite mediante neuralterapia secondo Huneke. Atti del XXVIII Congresso Nazionale S.I.R.A.A. (editor Giuseppe Lupi), Aosta 4-5 ottobre 2013, pag. 35-7, http://paolobarbagli.webs.com/dolore).
In ogni caso, ambedue i lavori concordemente affermano la validità e la sicurezza dell’uso della neuralterapia nell’epicondilite.

FG Ural, GT Öztürk, H Nazl?kul. Evaluation of Neural Therapy Effects in Patients with Lateral Epicondylitis: A Randomized Controlled Trial. Ankara Med J, 2017;(4):260?6. DOI: 10.17098/amj.365851

A cura di Paolo Barbagli

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