LA RIFLESSOTERAPIA DA UNA TENDENZA ALLA REALTA
Ceccherelli Francesco
Dipartimento di Farmacologia-Anestesiologia, Università di Padova,
Istituto Oncologico Veneto – IRCCS – Padova,
A.I.R.A.S. – Padova.
Tra i volumi più conosciuti concernenti la Medicina Tradizionale Cinese vi è il Nei King So Wen la cui compilazione fu una vera e propria operazione culturale. Un ristretto numero di “esperti” fu messo intorno ad un tavolo e, partendo da ciò che era noto empiricamente già da allora, ed informando il tutto alla luce della conoscenza “scientifica” di quel tempo, fu creato un modello che per molti anni ha mostrato la sua validità empirico-pratica.
E’ singolare che ancora oggi in Italia tale modello, non più rispondente al livello di conoscenza scientifica oggi disponibile, venga riproposto senza alcuna considerazione critica.
Trasponendo la situazione “antica” al momento attuale, tutti gli agopuntori dovrebbero sciegliere l’attualizzazione della basi teoriche dell’agopuntura.
I primi che hanno messo in crisi l’unicità della concezione tradizionale sono stati proprio i cinesi con la creazione del famoso centro di ricerca in neuroscienze di Shanghai che ha gettato le basi e sviluppato la conoscenza scientifica dell’agopuntura.
La corrente culturale riflessoterapica è nata e si è sviluppata su questa contraddizione.
Tutti hanno iniziato acquisendo forzatamente i rudimenti di medicina tradizionale cinese ma, successivamente, la disciplina agopunturale è stata indagata da un punto di vista della Medicina Scientifica. I vari step, alcuni già conseguiti ed altri da conseguire sono:
-Acquisizione della medicina tradizionale cinese;
-Verifica empirica della sua efficacia;
-Valorizzazione dell’efficacia terapeutica di alcuni punti con proprietà particolari;
-Indagini sperimentali animali sul meccanismo d’azione agopunturale;
-Verifica scientifica mediante trials controllati, randomizzati dell’efficacia clinica di insiemi terapeutici;
-Processo di personalizzazione della terapia secondo la semeiotica della medicina scientifica.
-Sviluppo di nuove metodiche riflessoterapiche agopunturali: auricoloterapia, elettroagopuntura, termoterapie, stimolazione laser.
L’elettroagopuntura, adottata sia per sperimentazioni animali e cliniche, può essere considerata il simbolo dell’ affrancamento dell’agopuntura dalla teoria energetica e della sua entrata nel campo della riflessoterapia.
Dalla metà degli anni ’70 ad oggi l’approccio scientifico riflessoterapico si è strutturato, passando da una intenzione programmatica ad una realtà operante in continuo sviluppo.
Per superare l’enorme problema metodologico di uniformare la tecnica agopunturale in modo da poter crare un background scientifico, confrontabile fra i ricercatori dei vari paesi, è stato proposto il concetto di adeguatezza agopunturale.
La scuola padovana in particolare ha individuato, già agli inizi degli anni ’90, l’importanza di un certo numero di variabili nel determinismo del risultato terapeutico.
La scelta dei punti da stimolare non rappresenta più il fattore principale che determina il risultato, ma rappresenta uno fra molti fattore che devono essere presi in considerazione:
Essi sono:
-la scelta dei punti da stimolare a le modalità della loro individuazione;
-il numero delle sessioni terapeutiche;
-la frequenza delle sessioni terapeutiche;
-la durata delle singole sessioni terapeutiche;
-il numero di aghi infissi;
-la grossezza degli aghi;
-la profondità di infissione degli aghi;
-tipo, durata e numero di stimolazioni manuali degli aghi in ogni sessione terapeutica;
-in caso di elettrostimolazione, la frequenza, l’intensità delle correnti erogate.