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MANIPOLAZIONE IN APPOGGIO STERNALE

La manipolazionein appoggio sternale puòessere eseguita col pazienteseduto di traverso al lettinoo a cavalcioni dello stesso. Essa puòessere applicata da C7-T1 à T10-T11.  Noi prenderemo come tipo di descrizione la tecnica col paziente seduto di traverso al lettino. E’ una delle tecniche tra le più diffuse al livello del rachide toracico. Essa permette una manipolazione in estensione. Perciò,  l’appoggio del rotolino sternale del manipolatore sarà sulla spinosa soprastante al segmento intervertebrale da manipolare.

Messa in posizione del paziente
Il paziente è seduto di traverso al lettino, con le gambe pendenti;  il medico, in piedi dietro al paziente, posiziona un piccolo rotolino di stoffa che serve d’appoggioa livello del suo sterno sulla spinosa soprastante del segmento da manipolare e appoggia i suoi avanbracci sotto le ascelle del paziente (fig. 1 e 2).

Figura 1
Figura 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il paziente intreccia le dita al divello di C7-T1 (il più basso possibile) ed il medico mantiene le sue dita distese al di sopra. Porta il paziente verso di se flettendogli il dorso, sostenendolo sotto le ascelle. Tutto questo costituisce la fine della messa in posizione (fig. 3, 4 e 5).

Figura 4
Figura 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Figura 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono due errori che non si devono commettere:
– il paziente incrocia le dita troppo in alto sulla nuca (fig. 6).

Figura 6

– il medico afferra gli avambracci del paziente  (fig. 7). Sarà allora tentato di esercitare una pressione troppo forte a livello della cerniera cervico-toracica.

Figura 7

Messa in tensione
Il medico tira indietro il paziente mettendo contemporaneamente il dorso nella massima estensione possibile (fig. 8). Garantirà di non rilasciare il sostegno sotto le ascelle del paziente.

Figura 8

 

Manipolazione
Il medico inspira a fondo, mentre solleva un po’ le ascelle del paziente, aumenta simultaneamente così la pressione del suo sterno sul rachide dorsale del paziente e la manipolazione potrà essere fatta agilmente (fig. 9).

Figura 9

Una precauzione importante è di lavorare con le gambe divaricate, cosa che da una parte economizzerà la sua schiena e dall’altra gli eviterà la tentazione di sollevare troppo il paziente (fig. 10).

Figura 10

Questa è una manipolazione estremamente dolce, a condizione di garantire attentamente di non sollevare brutalmente le ascelle del paziente, edi non impalmare mai gli avambracci da dietro. Si può dire che in questa tecnica si manipola “al polmone”.

Variante in flessione
La variante della tecnicain estensione è la pressione sternale dove la manipolazione si fa in flessione. La messa in posizione è la stessa con una piccola variante: si mantengono i gomiti del paziente in avanti in modo da bloccare il suo rachide e ottenere una messa in tensione per così dire passiva, molto rapidamente (fig.11, 12 e 13).

Figura 12
Figura 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Figura 13

COMMMENTO:
Questa volta mi sono permesso di tradurre un lavoro del nostro Maestro Alain Guorjon sperando di fare cosa gradita ai colleghi che non hanno dimestichezza con il francese. Sulla pubblicazione che dire…il Maestro è sempre il Maestro!

A cura di: Stefano Alzeni

Revue de MédecineVertébrale. 2004;12:27-30
Manipolazione in appoggio sternale
Alain Gourjon
Service de RééducationFonctionnelle. Hôtel-Dieu de Paris
Mise en ligne :septembre 2004
Dernièremodification : 21.03.06

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