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PRIMUM NON NOCERE

Questa frase è il fulcro della nostra attività di medici; in essa è riassunta tutta la responsabilità e la pesantezza della nostra professione. Per non nuocere, dobbiamo non solamente studiare e addestrarci per perfezionare i nostri atti, ma anche aggiornarci per non perseverare in errori o inesattezze in cui tutti noi, dopo gli anni in cui ci siamo formati, possiamo incorrere.
In queste ultime settimane ho visto alcuni pazienti affetti da malattia dolorosa, molto diversi sia come etiopatogenesi che come manifestazione clinica del dolore, la cui la vita è stata rovinata dalla stimolazione omolaterale di dolori neuropatici o neurogeni.
Inspiegabile come ciò possa accadere da parte di rinomati e conosciuti specialisti della terapia del dolore che:
1) O sbagliano diagnosi non riconoscendo un dolore neurogeno o neuropatico;
2) O non hanno compreso il significato del processo di sensitizzazione centrale ovvero il fatto che, in caso di dolore neuropatico, qualsiasi stimolo doloroso portato su una zona con allodinia determina una esacerbazione del dolore che può perdurare nel tempo, e purtroppo, anche indefinitamente.
LA STIMOLAZIONE CONTROLATERALE è in grado di evitare questa complicanza e, se dovesse accadere, la durata dell’esacerbazione del dolore è minima. E, cosa non secondaria, è efficace nella cura delle sindromi dolorose. Di seguito verranno esposti gli ultimi casi di malcapitati pazienti che hanno vissuto questa esperienza molto penosa.

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