UN CASO DI DOLORE NEUROPATICO DORSALE
R.B. di sesso femminile, di anni 77, ipertesa in trattamento, affetta da fibrillazione atriale in trattamento.
Dal 2002 presenta crisi di dolore dorsale che si manifesta al mattino ed alla sera per circa 1 – 2 ore, severo, terebrante e poi con una dolenzia durante il resto della giornata che le permette di stare in piedi con difficoltà.
All’esame obbiettivo la paziente mostra una lieve scoliosi dorso-lombare ed una zona dorsale dx fra T5 e T8 in cui la soglia alla pressione risulta abbassata (dolore a 1.4 Kg) ed in cui si evidenzia sommazione spazio-temporale del dolore allo stimolo puntorio. Il suo medico di famiglia sospetta una nevralgia posterpetica o una lesione di un nervo rachidiano posteriore dato dalla curva scoliotica.
Il dolore si manifesta con formicolio, come una pugnalata ed una sensazione di bruciore, a crisi; la diagnosi è di dolore neuropatico.
Alla paziente viene somministrata da una collega una seduta di agopuntura sulla zona dolorosa seguita da una seduta di mesoterapia locale. La paziente ha una tale recrudescenza del dolore che non riesce a dormire per 24 ore, presenta crisi subentranti che non accennano a diradarsi; ogni giorno è obbligata a servirsi del pronto soccorso dove le vengono somministrati analgesici antinfiammatorii per via parenterale.
Al momento assumeva per il dolore Lyryca 75 1 X 2, Depalgos 20 mg X 3, Contramal 100, 1 X2 senza beneficio apparente.
E’ stata da me sottoposta ad un ciclo di 11 sedute di elettroagopuntura controlaterale nei punti omometamerici di vescica 15 BL e 18 BL, e nei punti 2 e 3 di cuore (Ht), connessi fra di loro ed il 60 BL non elettrostimolato.
Non assume più farmaci ad orario fisso, a volte, se ha una crisi di dolore assume una compressa di codeina e paracetamolo. La paziente è molto soddisfatta.
salve dr. il mio caso credo sia diverso, ho scoperto da poco dopo 15 mesi dall’intervento (stabilizzazione dorso lombare) e da mesi di dolori fortissimi dorsali, che è un dolore neuropatico, assumo 900 mg gabapentin al gg e 3 depalgos al gg da 10 mg,mi hanno proposto un neurostimolatore o un sondino ma mi chiedo se potrebbe essere efficace l’agopuntura o la riflessologia plantare, grazie
E’ sempre difficile dare consigli “per telefono”, ovvero con informazioni insufficenti e senza poter vedere le carte.
L’agopuntura è sempre utile nella cura del dolore neuropatico con risultati di livello differente: alcuni ottimi con la guarigione quasi completa del dolore, altri intermedi ed altri ancora scarsi. Normalmente essa fa parte di un trattamento integrato che comprende anche un farmaco analgesico centrale (tipo antidepressivo), riabilitazione fisica, eventualmente riprogrammazione posturale (di solito indispensabile) e se necessario anche un sostegno psicologico.
Il tipo di agopuntura che si utilizza in quaesti casi è l’elettroagopuntura, sia somatica che auricolare. Personalmente non sono attratto dagli stimolatori midollari che ho visto fallire in un numero discreto di pazienti e che nel migliore dei casi hanno una durata d’azione di qualche mese.
Cara marina,
potrebbe essere utile una terapia integrata che preveda un particolare tipo di elettroagopuntura dalla parte non dolorosa (controlaterale) + la stimolazione di alcuni punti ad effetto centrale, piccole dosi di antidepressivo, esercizio fisico ed alcuni integratori alimentari. Dovrei inoltre sapere quale sia la tua occupazione in quanto la cosiddetta tertapia occupazionale è un aspetto importante della terapia del dolore neuropatico. L’elettrostimolazione peridurale o la somministrazione intratecale di farmaci (il cosiddetto sondino) non sono terapie che possano essere sostenute a lungo con profitto. Fammi sapere.
Ciao Ceccherelli
la ringrazio vivamente per aver risposto, prenderò in considerazione i suoi consigli, nel frattempo durante un’altra visita mi sono state consigliate delle infiltrazioni fasciali, non sò di cosa si tratti ,ma se posso, potrei mettere qui volentieri la mia valutazione una volta eseguito l’esame
Una fascia è uno strato di tessuto fibroso di tessuto connettivo che ricopre i muscoli, gruppi di muscoli, vasi sanguigni e nervi, unendo alcune strutture, mentre permette ad altre di scivolare delicatamente una sull’altra e si estendeno ininterrottamente dalla testa alla punta delle dita del piede.
Una volta si pensava che fossero strutture passive, legate al movimento muscolare e basta, mentre da qualche anno si è osservato che in realtà sono strutture che si adattano anche agli squilibri dovuti ad infiammazione o trauma, rimanendo alterate ed impedendo un ritorno ad un funzionamento vicino allo stato ottimale precedente.
Ovviamente in medicina non si può mai parlare del “come prima”, visto che il tempo trascorre in una sola direzione.
L’obbiettico è quello di recuperare tutto il recuperabile e lavorare per ottimizzare ciò che è rimasto.
Ci faccia sapere il risultato della sua terapia che siamo tutti interessati.
Saluti Ceccherelli
Eccomi Dr dopo tanto, purtroppo mi è stato diagnosticata una lesione del nervo dorsale. In questo momento sto assumendo 20mg x3 di depalgos, 900mg al di’ di gambapentin e ozono terapia, tra un paio di mesi dovrò provare delle infiltrazioni paravertebrali e se anche queste dovessero fallire non mi rimane altro che mettere il neurostimolatore. Grazie ancora
Cara Marina,
mi rendo conto della sofferenza che lei prova in quanto il dolore neuropatico è continuo ed assillante. Il neurostimolatore peridurale potrebbe avere una funzione limitata nel tempo anche se non credo che possa aiutarla più di tanto, ed in ogni caso dura qualche mese. Ho qualche perplessità sull’efficacia del narcotico come il depalgos: anche il gabapentin è un farmaco datato e poco efficace; parli con il suo curante e si faccia prescrivere il pregabalin iniziando da 25 mg X 3 volte al dì ed eventualmente a crescere. Poi cerchi un agopuntore in vicinanza della sua abitazione e mi scriva che le manderò un approccio terapeutico efficace per il dolore neuropatico. A risentirci.