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A PROPOSITO DI SACRO-ILIACA

Visto l’interesse suscitato dall’articolo apparso sulle ultime News dall’Airas “Ma la sacro-iliaca fa veramente male ?”, ritorniamo con piacere sull’argomento ,cercando di arricchirlo  con  qualche  altra considerazione, sperando così  di dare risposte più precise  ai nostri lettori.
A proposito di dolore e articolazione sacro-iliaca, resta ben inteso che un certo numero di patologie organiche possono interessare le Articolazioni Sacro-Iliache (ASI) e manifestarsi con un dolore locale,sia esso di natura infiammatoria,come nella spondilite anchilosante e altre spondiloartropatie, sia esso di natura infettiva o tumorale; bene, in tutte queste situazioni il contesto clinico, le indagini radiografiche complementari e gli esami emato-chimici, ci consentono  di giungere ad una diagnosi abbastanza precisa.
Ma è nella diagnosi di lesioni meccaniche delle ASI, che noi non disponiamo ancora di esami complementari validati che ci permettano di affermare  con certezza  diagnosi di lesione o di disfunzione sacro-iliaca. Pertanto la conferma di questa disfunzione riposa esclusivamente su dei test di mobilità articolare ,molto utilizzati  in ambito osteopatico, e spesso non riconosciuti dalla medicina tradizionale .
Detto questo, noi pensiamo che questa disfunzione esiste,anche se riguarda un minimo numero di casi, e che può essere dolorosa.
Avendo già escluso qualunque patologia organica evolutiva, una lombo-glutalgia può originarsi dalle ASI?  E si può definire una topografia specifica del dolore proveniente da una disfunzione  sacro-iliaca ? Per rispondere a questi quesiti alcuni  autori ( Jean-Yves Maigne  e  J.-D.Fortin) hanno utilizzato i blocchi anestetici, giungendo alla conclusione che soltanto un ristretto numero di lombalgie comuni possono originarsi dalle sacro-iliache.
Ma la disfunzione della sacro-iliaca fa intervenire altre strutture oltre all’articolazione propriamente detta.E queste altre strutture possono provocare dolore e se sì,dove? Per R.Hernandez, citando Hackett, Lewis, Lelligren e Troiser, i ligamenti sacro-iliaci, i ligamenti ileo-lombari, e i ligamenti sacro-tuberosi possono essere incriminati; così come il  muscolo piriforme sembra giocare un ruolo importante nella creazione e nel mantenimento di una lesione sacro-iliaca.
In una logica d’organo,ognuno degli elemeti costitutivi il complesso lombo-pelvi-femorale, cioè osteo-articolare, discale, muscolo-ligamentoso o nervoso può essere incriminato. Tutti questi elementi sono interdipendenti e la perturbazione di uno innesca la partecipazione degli altri in una cascata di avvenimenti.
Purtroppo, non disponendo degli strumenti necessari per affermare l’origine esatta del dolore,bisogna procedere secondo la logica di diagnosi di esclusione.
Fra le numerose cause di dolore lombo-gluteo e pseudo-radicolare saranno eliminate le cause sintomatiche di affezioni gravi interessanti il rachide lombare e il bacino, i disturbi nervosi radicolari e tronculari, le neuropatie, i disturbi vascolari, muscolari e le affezioni delle articolazioni vicine come la coxo-femorale.
Poi l’esame dettagliato di Medicina Ortopedica e Manuale ci permetterà di distinguere la disfunzione della sacro-iliaca dalle altre cause di patologia rachidea comune; la palpazione  ed il testing dei muscoli glutei, la ricerca dei punti dolorosi, la localizzazione dei noduli di Copeman e Ackerman, la ricerca delle zone  di cellulalgia, mialgia e tenalgia, i punti di cresta infine ci permetteranno di fare la differenza tra un DIM con relativa sindrome metamerica (R. Maigne ) ed una disfunzione sacro-iliaca.

A cura di Giovanni Asero

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