Agopuntura: uno strumento terapeutico potente per indurre neurogenesi nell’adulto.
Tra le malattie per le quali l’agopuntura è noto essere efficace, ci sono le malattie neurologiche, tra cui postumi di ictus, malattia di Alzheimer (AD), malattia di Parkinson (PD), e così via (Nam et al., 2013).Queste malattie hanno un fattore patologico comune, che è la massiccia morte dei neuroni.
I postumi dell’ ictus sono causati da necrosi dei neuroni che viene attivato da ischemia del tessuto cerebrale. I sintomi di AD e PD sono anche noti per essere causati da progressiva morte dei neuroni rispettivamente dell’ippocampo e della regione nigro-striatale.
Dalla lunga esperienza clinica, i medici hanno notato che l’agopuntura aumenta il recupero dai postumi di ictus, demenza e discinesia (Lee et al., 2007). Molti ricercatori hanno studiato i meccanismi di questo effetto dell’agopuntura, e una delle teorie più plausibile è che l’agopuntura induce la neurogenesi nel cervello adulto (Nam et al., 2013). Come dimostrano i risultati di tali studi, l’agopuntura dimostra di essere efficace per migliorare la nascita di nuove cellule staminali neurali e nella differenziazione neuronale /gliale (Nam et al., 2011, 2013).
In questo studio, abbiamo brevemente esaminato l’efficacia di agopuntura per neurogenesi e, anche, i suoi benefici terapeutici per alcune malattie neurologiche. Sulla base di questi studi precedenti, si suggerisce che l’agopuntura può essere considerata come un potente strumento per indurre neurogenesi adulta ed uno strumento terapeutico efficace per le malattie neurodegenerative.
La Neurogenesi adulta
È stato a lungo creduto che la neurogenesi non può verificarsi in età adulta, però, ora è ampiamente accettato che le nuove cellule staminali neurali (NSC) sono generate e maturare in neuroni funzionali e glia per tutta la vita (Abrous et al., 2005). Esistono due regioni cerebrali limitate, in cui si verifica la neurogenesi adulta, chiamata nicchia neurogena: la zona subgranulare nel giro dentato dell’ippocampo e la zona subventricolare dei ventricoli laterali. Anche se la neurogenesi adulta è localizzata in aree limitate, queste si rifanno su tutto il cervello.Ippocampo, giro dentato, ventricoli laterali sono tra le formazioni dalle quali avviene la migrazione cellulare (Abrous et al., 2005).
Si prevede che la neurogenesi adulta potrà essere utile per il recupero da AD, PD e postumi di ictus sostituendo neuroni degenerati (Abdipranoto et al., 2008).
Anche se il numero di neuroni appena generati dalla neurogenesi adulta è molto inferiore rispetto al vasto numero di neuroni degenerati in molte regioni cerebrali, nuove strategie che permettono di migliorare la neurogenesi potrà avere un elevato potenziale terapeutico (Nam et al., 2013). Anche se le terapie a base di cellule staminali sembra essere molto promettenti, tuttavia, queste terapie non sono ancora ben verificate perché lo sviluppo per le malattie neurodegenerative è ancora in una fase iniziale.
Effetto agopuntura sulla neurogenesi adulta
Diversi studi hanno riportato fenomeni di innalzamento maggiore di neurogenesi adulta da un trattamento di agopuntura (Nam et al, 2011, 2013.). In particolare, stimolando i seguenti punti terapeutici di agopuntura manuale o elettroagopuntura sembra promuovere la proliferazione neuronale (Nam et al, 2013).: ST36, GV20, PC6, HT7, GV26, CV17, CV12, CV6, SP10, LI11, TE5, GB30, GV16, GV8, CV4, CV6, CV24.
Tra questi acupoints, ST36 e GV20 erano più ricercate per il suo effetto benefico sulla neurogenesi adulta (Nam et al., 2011, 2013). Questi due punti sono i punti terapeutici più utilizzati per le malattie neurologiche come AD, PD, ictus, e così via (Nam et al., 2013).
La stimolazione di ST36 e GV20 si rivela per indurre neurogenesi adulta nella zona subventricolare e giro dentato nel cervello di animali con ictus, diabete, lo stress e l’alta tendenza alla AD (Nam et al., 2013). Sia EA (Elettroagopuntura) e MA (Agopuntura manuale) hanno dimostrato di essere efficace nell’aumentare la proliferazione cellulare neuronale (Nam et al., 2013). EA su ST36 è efficace non solo per la differenziazione neuronale, ma anche per la differenziazione di astrociti (Tao et al., 2010). Questo effetto è durato fino a 4 settimane dopo l’ultima stimolazione, il che significa che il trattamento EA può essere considerato oltre un rimedio transitorio (Cheng et al, 2009;. Gao et al, 2011.).
Tradizionalmente, l’agopuntura è spiegata/giustificata sulla base dei meridiani, un sistema di “più linee” di collegamento tra gli agopunti. La MTC trova nel VG e CV i due principali sistemi tramite i quali si avrebbero effetti sulla neurorigenerazione, anche se, come sopra citato il punto ST 36 non appartiene a questi meridiani. (Nam et al., 2013). Oltre a queste spiegazioni tradizionali, alcuni ricercatori hanno cercato di capire il meccanismo dell’effetto neurogenica dell’agopuntura. In primo luogo, il trattamento di agopuntura upregulates alcune neurotrofine come il BDNF, il fattore gliale neurotrofico, e bFGF (Nam et al., 2013).
I fattori neurotrofici sono ben noti essere responsabili della crescita e dellla sopravvivenza per i neuroni di sviluppo, e necessari per la neurogenesi adulta. Il bFGF è noto anche per essere utile per la neurogenesi (Nam et al., 2013). Inoltre la stimolazione di ST36 e GV20 può regolare la trascrizione di BDNF (Nam et al., 2013). In secondo luogo, la terapia di agopuntura aumenta anche l’espressione di neuropeptide Y nel sistema nervoso centrale, causando la proliferazione di cellule precursori neuronali (Nam et al., 2011, 2013).L’agopuntura è stata a lungo utilizzata per il trattamento di varie malattie neurodegenerative, e diversi rapporti scientifici dimostrano che la terapia di agopuntura è utile per migliorare AD, PD e ictus.
Al fine di migliorare i sintomi di AD, PD e ictus, Acupoints ST36 e GV20 sono ampiamente utilizzati negli studi clinici e animali. Questi punti terapeutici sono casualmente quelli più utilizzati per migliorare la neurogenesi nel cervello adulto. Ciò solleva la possibilità che l’efficacia dell’ agopuntura per tali malattie possa essere attribuito al miglioramento della neurogenesi.
Prospettive future: Anche se molti studi hanno cercato di analizzare i potenziali effetti neurogenici dell’agopuntura, i meccanismi non sono ancora completamente chiariti. Ora possiamo solo affermare che alcune neurotrofine come il BDNF e GDNF sono coinvolti in questo effetto. Tuttavia, sfugge la spiegazione di come la stimolazione della pelle e del muscolo punto con l’ago possa influenzare la nicchia neurogenica nel cervello.
Non è inoltre completamente chiaro, il modo di rilascio BDNF e GDNF in seguito al trattamento con agopuntura. Inoltre, sulla base del fatto che non solo i neuroni ma anche gli astrociti fondamentalmente partecipano alla neurogenesi, l’effetto dell’agopuntura su questi dovrà essere decifrato. Quindi l’agopuntura può essere efficace per il trattamento delle malattie legate alla neurogenesi, non solo limitata a AD, PD e ictus, ma anche la sclerosi laterale amiotrofica, depressione, etc., quindi nuovi studi approfonditi dovranno essere portati avanti. Inoltre, ancora, l’agopuntura può essere utilizzato anche per indurre neurogenesi con altri metodi terapeutici quali la somministrazione del fattore di crescita nervoso (Nam et al., 2013)
Min-Ho Nam, Kwang Seok Ahn,Seung-Hoon Choi, Acupuncture: a potent therapeutic tool for inducing adult neurogenesis., Neural Regen Res. 2015 Jan; 10(1): 33–35.
A cura di: Gianluca Corsi
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