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Dry needling versus Kinesiotaping nella Sindrome miofasciale.

La sindrome del dolore miofasciale (MFS) è una comune patologia muscoloscheletrica caratterizzata dalla comparsa di punti trigger (TP). Dolore, spasmi muscolari, limitazione del movimento e, raramente, disfunzione autonomica sono alcuni dei sintomi tipici della MFS.

La MFS, se di grave entità, è in grado di influenzare l’umore, la qualità della vita (QoL) e lo stato di salute dei pazienti affetti. L’esatta eziologia della MFS rimane a tutt’oggi sconosciuta. La terapia pertanto è principalmente basata sul miglioramento della forza muscolare, correzione posturale e meccanica, trattamento del dolore (inattivazione dei TP).

I trattamenti conservativi della MFS includono le TENS, impacchi caldi, ultrasuoni, laser, esercizio fisico, massaggi, stretching, infiltrazione locale, dry needling (DN), farmaci, agopuntura e kinesiotaping (KT).

Questo studio mira a confrontare l’efficacia del dry needling (DN) e del kinesiotaping (KT) su dolore, qualità della vita, depressione e funzione fisica nel trattamento della sindrome del dolore miofasciale (MFS).

Lo studio

Lo studio ha incluso un totale di 60 pazienti (4 maschi, 56 femmine; età media 31,2 ± 9,8 anni; range, da 18 a 56 anni) con diagnosi di MFS. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi di trattamento: Gruppo DN (dry needling – n = 30) e gruppo KT (kinesiotaping – n = 30).

In entrambi i gruppi i pazienti hanno eseguito esercizi di stretching e posturali. Le scale utilizzate per le misurazioni sono state: VAS per il dolore, un algometro di pressione per la soglia pressione-dolore, la Short Form-36 (SF-36) per la qualità della vita, Beck Depression Inventory (BDI) per la depressione e la scala del dolore al collo e della disabilità (NPDS) per la funzione fisica. I pazienti sono stati valutati da un unico valutatore tre volte: pre-trattamento, alla fine del trattamento e due mesi dopo il trattamento.

Risultati

Sia le metodiche DN che KT hanno fornito miglioramenti significativi per tutte le misurazioni di base nei pazienti trattati (VAS, soglia del dolore pressorio, tutte le sottoscale di SF-36, BDI e punteggi NPDS) alla fine del trattamento e due mesi dopo il trattamento stesso (p <0,05).

Non è stata rilevata alcuna differenza significativa tra i gruppi di trattamento in tutte le misurazioni considerate (p> 0,05).

Conclusioni

Questo lavoro pemette di affermare che il KT è un metodo che presenta pari efficacia al DN nel trattamento della MFS. Esso pertanto può rappresentare una valida e percorribile alternativa non invasiva per tutti quei pazienti con ago-fobia, essa è metodica inoltre poco costosa, di relativamente facile applicazione e scevra da effetti collaterali significativi. Può essere impiegata in associazione al DN.

Nurdan Y?lmaz, Ak?n Erdal and Osman Demir, A comparison of dry needling and kinesiotaping therapies in myofascial pain syndrome: A randomized clinical study
Turk J Phys Med Rehabil. 2020 Sep; 66(3): 351–359.

A cura di Mario Biral

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