Il trattamento del tremore postoperatorio con somministrazione di lidocaina endovenosa
INTRODUZIONE. Il tremore rappresenta la più comune tra le complicanze cosiddette minori dell’immediato decorso postoperatorio, con un’incidenza che varia, a seconda degli studi, dal 21 al 50 %. Tra i vari trattamenti proposti (meperidina, propofol, metilfenidato, magnesio, cloruro di calcio, nefopam, fentanil ecc.), nessuno sembra risolutivo. Gli anestetici locali, che possiedono una capacità neurostabilizzante, potrebbero pertanto avere una efficacia.
MATERIALI E METODI. In questo studio preliminare 18 casi di tremore postoperato- rio sono stati trattati mediante lidocaina endovenosa in bolo unico di 20 mg in 4 casi, di 40 mg nei restanti 14 casi, e la risposta terapeutica è stata valutata dopo 5 minuti. Il risultato è stato considerato “ottimo” in caso di scomparsa totale del tremore, “buono” in caso di quasi scomparsa, “discreto” in caso di miglioramento, ”nullo” in caso di tremore invariato.
RISULTATI. In 8 casi (44,4 %) il risultato è stato “ottimo” (in 3 casi (16,7 %) entro 1 minuto), in 3 casi (16,7 %) è stato “buono”, in altri 3 (16,7 %) “discreto”, in 4 (22,2 %) “nullo”. I risultati non sembrano essere stati influenzati né dal dosaggio della lidocaina, né dal peso o dall’età del paziente, mentre pare esserci una correlazione inversa tra il risultato e la durata dell’intervento.
CONCLUSIONI. Una delle ipotesi più accreditate nella genesi del tremore postoperatorio è quella di Sessler, che ipotizza una transitoria alterazione dei centri termoregolatori ipotalamici dovuta direttamente agli agenti anestetici generali. In questo caso la nota attività stabilizzante e riequilibratrice sulle cellule neuronali degli anestetici locali, e in questo caso della lidocaina, potrebbe spiegare l’efficacia dimostrata in questo studio preliminare (il 77,8 % di risultati positivi), che andrebbe confermato da ulteriori studi con casistiche più ampie e controllate contro placebo, che potrebbe essere l’iniezione di soluzione fisiologica o la semplice attesa.
COMMENTO DEL CURATORE. Questo studio preliminare rappresenta il primo tentativo di trattare una frequente complicanza postoperatoria con un anestetico locale, la lidocaina. Tale studio non sembra essere stato seguito da altri, come era stato auspicato dagli Autori, mentre nello stesso anno è uscito uno studio, sull’autorevole rivista “Anesthesia” (Alfonsi P1, Hongnat JM, Lebrault C, Chauvin M. The effects of pethidine, fentanyl and lignocaine on postanaesthetic shivering . Anaesthesia 1995 Mar; 50(3): 214-7), che confronta l’efficacia di fentanil e meperidina con la lidocaina. In questo caso l’efficacia degli oppiacei sembra nettamente superiore a quella della lidocaina, che sarebbe efficace solo nell’ 8 % dei casi. Questo risultato ha probabilmente indotto, vista la diversa risonanza dei due studi, la comunità scientifica a considerare la lidocaina come inefficace in questa complicanza, cosa che invece andrebbe rivista e riconsiderata.
Di Gaetano G, Barbagli P, Manzi A, Vasiliadis A, Menghini I, Manfrini R, Tabilio S, Bollettin R, Bonini CA. The post-operative shivering treatment by intravenous lidocaine use. Chirurgia Triveneta 1995; XXXV (4): 161-4.
A cura di Paolo Barbagli