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Report di una complicanza da elettroagopuntura

Descrizione di un caso di danno tissutale minore legato all'utilizzo di un elettrostimolatore.
La paziente in questione è una donna di 35 anni che si è rivolta all'agopuntore per una epicondilite che persiste da 6 mesi, insorta durante un intenso sforzo fisico. Si è sottoposta ad una risonanza magnetica ed è stata praticata una iniezione di steroidi, in seguito è stata seguita da un fisioterapista e trattata con agopuntura per 3 sedute. Il dolore è diminuito solo del 20%. La paziente si è quindi rivolta ad un medico agopuntore che ha confermato la diagnosi ed ha valutato di trattare la paziente con elettroagopuntura invece che con agopuntura manuale, visto lo scarso risultato ottenuto in precedenza. I progressi sono stati lenti ma graduali, la paziente è stata trattata con lo stimolatore Acus 4, 12mA; 80/ Hz dense-disperse con un impulso di 180 micros. Il trattamento è stato mensile per la durata di 2 anni, i punti scelti sono stati i Trigger points trovati connessi al punti LI11 usato come anodo comune. Dopo questo periodo l'autore ha testato un nuovo stimolatore (AS Super 4 digital). I parametri usati erano simili : 2/100Hz dense disperse, 210 micros a 2Hz e 120 micros a 100 Hz.
La paziente era stata abituata a regolare da sola l'intensità di stimolo e durante a seconda seduta con questo apparecchio la paziente ha raggiunto ben presto la massima intensità di 20mA. Al termine della seduta l'elettrodo posto a LI11 (anodo) e gli elettrodi sui trigger points hanno mostrato lesioni che si possono apprezzare nella figura allegata. La lesioni sono migliorate in 24 ore e guarite in 10 giorni.
DISCUSSIONE
Questo case report descrive i rischi connessi alla stimolazione ad alta intensità mediante un apparecchio che ha un tipo di stimolazione prevalentemente monopolare. In questa situazione si verifica una alterazione chimica percui presso il catodo l'accumulo di cariche negative produce un ambiente alcalino con liquefazione delle proteine. Presso l'anodo, invece l'accumulo di cariche positive produce un ambiente acido e la coagulazione proteica. L'apparecchio utilizzato è moderno e tuttora in vendita, ci si chiede per quale motivo questo apparecchio non eroghi una corrente bilanciata che possa evitare questo fenomeno. L'apparecchio eroga una corrente sostanzialmente monofasica. La casa produttrice ha spiegato il sistema che ha utilizzato per evitare che l'erogazione non fosse bilanciata, tuttavia questo sistema evidentemente non protegge da possibili danni qualora l'intensità di corrente sia elevata e sostenuta per 30 minuti.

Report of adverse event with electroacupuncture. CummingsM.  Acupunct Med 2011;29:147–151.

A cura di:Alvise Martini

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