Valutazione dell’efficacia del kinesiotaping in una paziente affetta da linfedema secondario da neoplasia mammaria: case report
Il linfedema dell’arto superiore è una evenienza postoperatoria piuttosto frequente nelle donne operate per neoplasia mammaria (2,4 – 49 %). E’ una condizione causata dall’asportazione dei linfonodi e dei linfatici ascellari (post-chirurgica) o dall’interruzione del flusso linfatico (post-radioterapia) con conseguente ristagno e accumulo di linfa nell’arto superiore. Il linfedema ha un notevole impatto psicologico, fisico e sociale e la cura dello stesso prevede il linfodrenaggio manuale e meccanico oltre all’esercizio fisico dolce a scopo drenante. Il kinesio taping (KT) è una metodica relativamente recente (nata intorno agli anni ’70) e viene proposto da tempo per la cura del linfedema. Il case report di questo articolo riguarda una donna di 62 anni già operata di mastectomia e linfadenectomia ascellare cui era seguita chemioterapia e radioterapia adiuvante. La donna quattro anni dopo l’intervento sviluppo linfedema di braccio e l’avambraccio. All’esame obbiettivo la donna presentava una tumefazione totale dell’arto superiore destro, con pelle tesa, dolore alla pressione ed impotenza funzionale importante. Per questi motivi la donna inizio le terapie fisiche (compressione pneumatica intermittente e linfodrenaggio manuale) cui venne associato anche il con KT (paziente presentava neuropatia diabetica, arteriosclerosi e ipertensione: tutte controindicazioni al bendaggio compressivo standard). Durante la terapia dal primo al quarto giorno della settimana paziente veniva sottoposto a linfodrenaggio pneumatico e manuale mentre dal quinto al settimo giorno le veniva applicato il KT (Fig.) con metodica linfodrenante. Contemporaneamente al trattamento veniva rilevato il volume del braccio stesso con metodica opto elettronica. Durante le tre settimane di trattamento si è assistito ad una significativa riduzione del linfedema e pertanto del volume dell’arto (Tab.);
si è osservato inoltre che dopo l’applicazione di KT (che seguiva i trattamenti di linfodrenaggio) la diminuzione di volume dell’arto avveniva maniera più veloce. Discussione: l’efficacia del trattamento del linfedema con metodica complessiva con linfodrenaggio manuale e bendaggio è stata confermata da numerosi studi, non sono molti invece di studi che abbiano determinato una reale efficacia del KT a tale scopo. Esistono comunque diversi lavori letteratura che dimostrano la capacità linfodrenante del KT. In questo case report si dimostra che il KT risulta efficace nel trattamento del linfedema e che, soprattutto, è in grado di velocizzare l’effetto terapeutico delle tradizionali metodiche linfodrenanti. La paziente è stata trattata con KT non avrebbe potuto beneficiare del bendaggio complessivo classico, il bendaggio con KT può quindi essere preso in considerazione come valido sostituto di metodiche classiche nel caso in cui vi siano controindicazioni al loro impiego (in questo caso non si sono avuti effetti avversi correlati con il KT).
Evaluation of the effectiveness of kinesio taping application in a patient with secondary lymphedema in breast cancer: a case report.Jakub Taradaj, Tomasz Halski, Magorzata Zdu?czyk, Joanna Rajfur, Ma?gorzata Pasternok, Daria Chmielewska, Magdalena Piecha, Krystyna Kwana, Violetta Skrzypulec-Plinta, Prz Menopauzalny. 2014 Mar;13(1):73-7. doi: 10.5114/pm.2014.41082. Epub 2014 Mar 10.
A cura di: Mario Biral
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