Efficacia e sicurezza nell’impiego della moxibustione per la cura dell’insonnia primaria: review sistematica e metanalisi.
L’insonnia primaria è un disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di addormentarsi, da perdita di sonno e, quando presente, da sonno di scarsa qualità. L’insonnia è causata da molti fattori fisiologici, psicologici e ambientali ed è una condizione legata alla funzione della corteccia cerebrale: è legata a tensione nervosa. I neurotrasmettitori principali implicati nel meccanismo del sonno sono la norepinefrina (NE) e la 5-idrossitriptamina (5-HT). Nei paesi industrializzati l’insonnia è molto frequente e circa il 40% della popolazione soffre di tale disturbo. Un sondaggio internazionale pubblicato nel 2008 ha stimato che la prevalenza dell’insonnia è del 23% in Giappone, il 31% nell’Europa occidentale e il 56% negli Stati Uniti. L’insonnia non provoca solamente un disagio psichico ed una ridotta qualità di vita (QoL) ma può può portare a problemi di memoria, depressione, irritabilità, difficoltà di concentrazione con aumento degli incidenti stradali o sul lavoro e un rischio aumentato per patologie cardio-vascolari. L’insonnia tuttavia è una condizione che molto spesso non vien né diagnosticata né trattata. Circa il 47-67% degli individui con insonnia non cerca assistenza medica. La medicina convenzionale occidentale tratta farmacologicamente l’insonnia mediante sedativi e ipnotici i quali, come è noto, possono dare importanti effetti collaterali, sono spesso parzialmente efficaci, determinano spesso dipendenza. Sa secoli la moxibustione (MB) viene utilizzata in Medicina tradizionale cinese (MTC) come terapia efficace e sicura per l’insonnia, in grado cioè di migliorare la qualità del sonno promuovendone la periodicità. Studio: si tratta di una revisione completa della letteratura (su svariati database) considerando lavori scientifici che hanno confrontato la moxibustione con la terapia farmacologica occidentale nella cura dell’insonnia. Risultati: lo studio ha incluso 22 studi randomizzati controllati (1.971 pazienti). La qualità degli studi era mediamente bassa. La meta-analisi globale ha dimostrato la superiorità della moxibustione nella cura dell’insonnia l’insonnia. Le analisi dei sottogruppi hanno dimostrato che la moxibustione era più efficace per l’insonnia rispetto ai farmaci occidentali (RR = 1,16, 95% CI 1,09 a 1,24, P <0,00001), alla terapia orale della MTC (RR = 1,11, 95% CI 1,04-1,18, P = 0,002) e rispetto ad altre terapie TCM (RR = 1,22, 95% CI 1,15 a 1,30, P <0). Non si sono verificati effetti collaterali associati alla terapia con moxibustione. Conclusioni: anche se difficile giungere alla conclusione sull’efficacia e sulla sicurezza della moxibustione per la cura dell’insonnia primaria purtuttavia la moxibustione si presenta come un’alternativa apparentemente valida e sicura per la cura di una condizione molto diffusa e spesso di difficile trattamento.
Effectiveness and safety of moxibustion for primary insomnia: a systematic review and meta-analysis, Yu-Jiao Sun, Jia-Min Yuan, Zhi-Min Yang, Sun et al. BMC Complementary and Alternative Medicine (2016) 16:217
A cura di: mario Biral
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